Storia e cultura
di Pula

Pula, un viaggio millenario

La Storia: dalle origini fenicie di Nora fino alle epoche più recenti

La città di Pula, situata nella meravigliosa Sardegna sudoccidentale, è una gemma di storia e bellezza naturale. L’itinerario che traccia la sua evoluzione attraverso i secoli è affascinante, dalle sue radici fenicie nell’antica città di Nora, fino ai tempi più moderni.

La storia di Pula ha inizio con la città di Nora, un’importante stazione commerciale marittima fondata dai fenici intorno al IX-VIII secolo a.C. Questa teoria è sostenuta da ritrovamenti archeologici che mostrano l’esistenza di numerosi edifici religiosi e di vari approdi

Dal 238 a.C., con l’invasione romana della Sardegna, anche Nora fu conquistata e, gradualmente, si trasformò da città punico-fenicia a centro della Repubblica Romana. La sua importanza crebbe lentamente e, nel I secolo d.C., ottenne il rango di “municipium”. Fu in questo periodo che la città subì un profondo rinnovamento urbanistico, con la costruzione di ville e necropoli.

Pula, come la conosciamo oggi, ebbe origine nell’Alto Medioevo, a seguito dello spopolamento di Nora. Durante il XII secolo, i monaci Vittorini di Marsiglia ricostruirono l’antica chiesa Martirium di Sant’Efisio, uno dei monumenti più importanti della zona. Nel 1258, Pula passò sotto il dominio dei pisani Della Gherardesca, insieme a tutta la Sardegna meridionale. La città fu duramente colpita dalla peste del 1348 e, nel 1365, passò sotto il controllo degli aragonesi.

Nel corso del XVI secolo, furono erette tre torri d’avvistamento per proteggere la città dalle frequenti e pericolose incursioni musulmane. 

Nel secolo successivo, Pula rinacque gradualmente grazie alle iniziative dei frati e all’arrivo di agricoltori e pastori. Nel 1839, con la fine del sistema feudale, Pula entrò nel Regno di Sardegna.

Oggi, Pula è una città fiorente che ha abbracciato il turismo, grazie alle sue bellezze naturali, alle sue affascinanti spiagge e alla sua attenzione per l’arte contemporanea. Le tracce del suo ricco passato sono ancora visibili e fanno di Pula una destinazione affascinante e ricca di fascino per tutti coloro che amano la storia, l’architettura e i panorami mozzafiato.

ARCHITETTURA E PANORAMI

A Pula sono presenti numerose testimonianze di ogni epoca storica, dalla zona archeologica di Nora alle chiese medievali fino a vestigia più recenti.

Scopriamole

Area archeologica di Nora

Uno dei luoghi più affascinanti di Pula è senza dubbio l’area archeologica di Nora. Situata sulla punta meridionale della baia, Nora fu una delle prime città fondate in Sardegna e divenne un’importante stazione commerciale per i fenici, i punici e i romani. Questa città millenaria è una testimonianza tangibile del ricco passato di Pula.

L’area archeologica di Nora è famosa per la “stele di Nora”, la più antica iscrizione fenicia mai ritrovata nel Mediterraneo occidentale, che ha fornito preziose informazioni sulla colonizzazione fenicia dell’isola. È anche possibile ammirare le rovine delle antiche terme romane, il teatro e le numerose case decorate con mosaici.

Non mancano poi edifici di epoca punica, come il Tempio del Tanit, la principale divinità punico-fenicia, e il Tophet, una sorta di santuario dove venivano seppelliti i resti delle cremazioni infantili.

La visita all’area archeologica di Nora può essere effettuata in completa autonomia o con una visita guidata, per approfondire la storia e i misteri di questo luogo affascinante.

Il tofet

Nell’antica città di Nora, una particolare area sacra attira l’attenzione di storici e archeologi: il Tofet. Questa parola, di origine semitica, indica un luogo sacro all’aperto, spesso associato a riti di sacrificio. Il Tofet di Nora è uno dei più importanti ritrovamenti archeologici in Sardegna e testimonia la presenza e l’influenza della cultura fenicio-punica sull’isola.

Il Tofet era un’area destinata al culto delle divinità e alla sepoltura dei bambini. È stato interpretato come un luogo di sacrificio infantile, una pratica attestata in molte culture antiche. I ritrovamenti di urne contenenti i resti di bambini e di piccoli animali, insieme a numerosi ex voto e statuette votive, sono la prova di queste pratiche rituali. Tuttavia, alcuni studiosi ritengono che il Tofet fosse un cimitero per i bambini morti in tenera età o prima della nascita, piuttosto che un luogo di sacrificio.

In ogni caso, il Tofet di Nora è un importante testimone della religiosità fenicio-punica. Le urne e le stele votive sono decorate con simboli e iscrizioni che invocano la protezione delle divinità per l’anima del defunto. La divinità più venerata nel Tofet era Tanit, la principale dea punico-fenicia, raffigurata come una figura femminile con le braccia alzate in segno di preghiera o di offerta.

La chiesa di Sant’Efisio

Un luogo di grande importanza religiosa e storica a Pula è la Chiesa di Sant’Efisio. Questa antica chiesa risale al XII secolo e si trova in prossimità delle rovine della città di Nora.

L’edificio religioso è dedicato a Sant’Efisio, un martire cristiano del III-IV secolo, venerato come santo e protettore della Sardegna. Secondo la tradizione, Efisio fu martirizzato a Nora durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. La sua vita e il suo martirio sono raffigurati nelle statue e nelle opere d’arte all’interno della chiesa.

La Chiesa di Sant’Efisio è un piccolo gioiello architettonico, con le sue mura in pietra bianca e i suoi delicati affreschi. All’esterno, un piccolo cortile accoglie i visitatori, offrendo un luogo di quiete e contemplazione. Il campanile a vela, con una sola campana, svetta sulla struttura, mentre l’interno della chiesa è semplice ma suggestivo, con un unico altare.

La chiesa è famosa per la Festa di Sant’Efisio, che si svolge ogni anno il 1° maggio. Durante la festa, una statua del santo viene portata in processione dalla chiesa di Sant’Efisio a Cagliari fino alla chiesa di Pula, in un percorso di oltre 60 chilometri. La processione è un evento molto sentito dalla popolazione locale e attrae visitatori da tutta la Sardegna. È considerata una delle più antiche e più lunghe processioni religiose d’Italia.

La torre del Coltellazzo

Un altro monumento storico importante nel territorio di Pula è la Torre del Coltellazzo, una torre costiera situata sulla punta omonima, proprio all’ingresso della laguna di Nora.

Costruita nel XVI secolo durante il dominio spagnolo, la torre faceva parte di un sistema di difesa costiera contro le incursioni dei pirati barbareschi. L’edificio, alto 14 metri, presenta una forma troncoconica e si articola su tre livelli. La sua posizione elevata e la sua struttura solida la rendevano un punto d’osservazione e difesa ideale.

La torre prende il nome dal latino “Cotilazio”, che significa “luogo alto”, proprio per la sua posizione dominante sulla costa. Dal suo punto più alto, è possibile godere di una vista panoramica mozzafiato sul mare e sulla laguna circostante.

La Torre del Coltellazzo è stata restaurata nel corso degli anni e oggi è visitabile, diventando una delle principali attrazioni turistiche di Pula. Salendo sulla cima della torre, è possibile godere di una vista panoramica sulla costa circostante, sulla città di Nora e sulla campagna sarda.

La Torre del Coltellazzo rappresenta un importante testimonianza storica del periodo spagnolo in Sardegna e un luogo di interesse per coloro che desiderano approfondire la storia e la cultura della regione. Allo stesso tempo, offre un’esperienza unica a chi ama la natura e i panorami mozzafiato.

La torre di San Macario

La Torre di San Macario è un altro esempio di architettura difensiva situata nel territorio di Pula. Essa fa parte del complesso sistema di torri costiere edificate durante il periodo spagnolo per difendere l’isola dalle incursioni piratesche.

Questa torre, sorge in una posizione strategica sulla costa, permettendo un ampio controllo del territorio circostante. La sua costruzione risale al XVI secolo, periodo in cui la Sardegna era sotto il dominio della Corona di Aragona.

Pur essendo meno conosciuta rispetto ad altre torri costiere, la Torre di San Macario rappresenta un interessante punto di interesse storico e culturale. Oggi, pur non essendo accessibile internamente, la sua posizione panoramica e la sua presenza imponente la rendono un luogo di interesse per i visitatori che vogliono scoprire le tracce del passato storico di Pula.

L'ARTE

Il museo Giovanni Patroni

Dedicato all’illustre archeologo sardo Giovanni Patroni, il Museo Giovanni Patroni di Pula è un tassello fondamentale per chiunque voglia comprendere a fondo la storia e le radici di questa affascinante zona della Sardegna.

Il museo ospita una vasta collezione di reperti archeologici rinvenuti nell’area di Nora e nei territori circostanti. Questi comprendono oggetti della vita quotidiana, elementi decorativi, statue, mosaici e manufatti risalenti a diverse epoche, dalla preistoria al periodo romano.

Uno degli elementi più importanti della collezione è la Stele di Nora, un’antica pietra incisa che rappresenta una delle testimonianze scritte più antiche di tutta la Sardegna. Altri reperti degni di nota includono un sarcofago fenicio e un insieme di antiche anfore.

Il Museo Giovanni Patroni è molto più di una semplice collezione di oggetti antichi. È un viaggio nella storia, che offre una visione dettagliata della vita, delle abitudini, delle tradizioni e delle credenze delle antiche civiltà che hanno abitato l’area di Pula. Dalla ricostruzione di antichi ambienti domestici all’esposizione di utensili e oggetti personali, ogni elemento del museo contribuisce a creare un quadro completo e vivido della storia di Pula. 

Visitare il Museo Giovanni Patroni significa immergersi in un affascinante viaggio nel tempo, scoprendo le radici profonde che legano Pula alla sua ricca e variegata storia.

Il Museo Archeologico Norace

Un altro luogo di grande importanza storica a Pula è il Museo Archeologico Norace, che sorge all’interno della bellissima Villa Santa Maria.

Il museo, che prende il nome dall’antico nome della città di Nora, presenta una vasta collezione di reperti archeologici rinvenuti nella zona circostante. 

La collezione include manufatti risalenti al periodo nuragico, punico e romano, tra cui ceramica, monete, gioielli e sculture, che aiutano a tracciare l’evoluzione della civiltà sarda nel corso dei secoli.

Il Museo Archeologico Norace offre anche uno spazio espositivo dedicato alle mostre temporanee e organizza regolarmente conferenze, seminari e altri eventi culturali legati all’archeologia e alla storia della Sardegna.

Un tour del museo offre un viaggio affascinante attraverso la storia di Pula e della Sardegna, con la possibilità di ammirare reperti di notevole importanza storica e artistica. 

Tra gli oggetti più interessanti, si segnalano le steli nuragiche, le stele funerarie puniche e i raffinati mosaici romani.

FESTE E TRADIZIONI

Pur essendo una città che guarda al futuro, Pula conserva una forte attenzione alle sue tradizioni. 

L’anno a Pula è costellato di una serie di eventi culturali che coinvolgono sia la popolazione locale che i visitatori.

Uno degli eventi di punta è il Nora Jazz Festival, che si tiene dal 2009 nel suggestivo Teatro Romano di Nora. 

Questo evento ha visto esibirsi artisti di calibro internazionale come Dionne Warwick, Amii Stewart e China Moses, confermando Pula come una tappa importante nel panorama musicale jazz.

Altro appuntamento imperdibile è la Notte dei Poeti, che si svolge sempre all’arena romana, un evento che vede la partecipazione di numerosi artisti e che coniuga la poesia con il fascino dell’antico teatro.

Il Pula Buskers, festival internazionale degli artisti di strada, rappresenta un altro momento di grande animazione. Ogni anno, la città viene “invasa” da un colorato esercito di artisti che riempiono le vie con le loro esibizioni, trasformando Pula in un grande palcoscenico all’aperto.

Il Carnevale è una tradizione molto sentita a Pula, che coinvolge non solo la città ma anche le vicine Villa San Pietro e Sarroch. 

Le strade si animano di balli, canti e carri allegorici, creando un’atmosfera di festa e allegria. In alcune occasioni, la celebrazione viene replicata anche in estate, per riportare lo spirito di festa del Carnevale nelle calde serate estive.

Tutte queste iniziative testimoniano come Pula sia una città che sa coniugare la sua storia e le sue tradizioni con una vivace proposta culturale e di intrattenimento, rendendola una meta di grande fascino per chiunque decida di visitarla.

La festa di Sant’Efisio

Un rito molto amato dai cittadini

Tra le varie tradizioni e celebrazioni di Pula, l’evento che più coinvolge e appassiona la popolazione locale è la festa in onore di Sant’Efisio, santo molto amato dalla comunità.

Le celebrazioni si svolgono in due momenti distinti dell’anno. Il primo avviene a gennaio, in particolare il 15, data in cui si crede che Efisio sia stato martirizzato nel 303 d.C. Durante questo periodo si tengono le celebrazioni della “Passio Sancti Ephisi”. A testimonianza del profondo legame che unisce la popolazione al santo, ancora oggi gli abitanti di Pula, quando necessitano di una grazia o una protezione, sono soliti rivolgersi a lui.

Il secondo momento di celebrazione ha luogo il 1 maggio, un rito che si ripete ininterrottamente dal 1657. Questo giorno vede la realizzazione di una lunga processione durante la quale un simulacro di Sant’Efisio viene trasportato dalla città di Cagliari fino alla chiesa di Sant’Efisio a Pula, passando per Sarroch e Villa San Pietro.

Un elemento caratteristico della processione sono i “traccas”, tradizionali carri addobbati che percorrono il tragitto, seguiti da gruppi folkloristici in abiti tradizionali che intonano litanie in dialetto. A chiudere il corteo sono i cavalieri in costume.

Una volta arrivati alla chiesetta, luogo presunto del martirio, l’intera comunità si riunisce per rendere omaggio al santo più venerato e amato.

La Festa di Sant’Efisio, per la sua carica emotiva e la sua capacità di unire la comunità intorno a un evento così significativo, rappresenta uno dei momenti più importanti e sentiti della vita sociale e religiosa di Pula.

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